Le principali associazioni scientifiche Europee nel campo dell’obesità sottolineano i benefici della dieta chetogenica a bassissimo contenuto calorico (VLCKD). Recentemente infatti EASO (European Association for the Study of Obesity) e EFAD (European Federation of the Associations of Dietitians), hanno concordato e pubblicato un documento di riferimento sul trattamento medico nutrizionale per la gestione del sovrappeso e obesità, rivolto ai politici e agli operatori sanitari europei. L’obbiettivo è sensibilizzare su una malattia che raggiunge i numeri della pandemia, e stilare le linee guida di trattamento migliori a disposizione.

Dopo una revisione sistematica in cui sono stati selezionati 56 studi clinici e meta analisi, la VLCKD ottiene il più alto livello di evidenza scientifica (livello 1A) non solo nell’efficacia sulla riduzione del peso, ma anche nel migliorare le comorbidità correlate, come dislipidemia, diabete, ipertensione e malattie epatiche.

Nell’Unione Europea la prevalenza dell’obesità negli adulti ha raggiunto il 23%, un tasso che aumenta al 60%, se si include il sovrappeso (già pericoloso per la salute).

Nel documento infine si osserva quanto spesso le persone obese subiscano stigma e discriminazione, quando invece, occorrerebbe semplicemente curarle.

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